28 Ott Parquet in wengé: un legno prezioso da mettere sotto ai piedi
Wengé non è un legno facile, richiede lunghe asciugature e specifiche attenzioni nelle lavorazioni. Al pari di altri legni duri tende a consumare gli utensili e a scheggiarsi. La sua particolare struttura lo rende adatto alle lavorazioni al tornio, così come per la realizzazione di manufatti di forme diverse e grande resistenza.
Il colore scuro, unitamente alle venature sottili e fitte con tessitura media e grossolana rendono il wengé particolarmente apprezzato nella realizzazione delle pavimentazioni. In questa utilizzazione il legno rivela grande resistenza all’umidità, ai graffi e alle abrasioni, anche nelle aree sottoposte al frequente passaggio delle persone. E’ adatto ad essere impiegato sia in locali rustici sia eleganti a cui dona calore e senso d’accoglienza tipici dei parquet scuri.
In Italia il legno wengé è stato inizialmente impiegato per piccole realizzazioni, essenzialmente per differenziare i colori di bordatura dei parquet. In seguito alla diffusione dei moderni parquet realizzati mediante l’incollaggio di lamelle di legno pregiato da 4 mm con compensato di betulla è diventato possibile impiegare il prezioso wengé anche su grandi superfici, perché il tutto è reso elastico e stabile nel tempo.
“Assistiamo negli ultimi anni a un probabile ritorno d’interesse per questo legno nella produzione di parquet, mobili e accessori – spiega Alberto Seralvo -. Mentre nel passato i clienti apprezzavano, in particolare, i tagli che evidenziavano venature con disegno regolare e rigato, oggi la preferenza va per il fiammato, spettacolare in questo tipo di legno”.
Seralvo ha grande esperienza nell’approvvigionamento e lavorazione del wengé, una delle 170 essenze disponibili a magazzino come tavole e piallacci.
-Foto: parquet realizzato con il wengé di Seralvo dalla ditta Alberto Mazzonetto di San Giorgio in Bosco (PD)
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