Garantire la qualità del legno, dalla foresta messicana al cliente

Come si fa ad essere certi che il legname è raccolto in modo sostenibile e assicurare prodotti di qualità ai clienti che acquistano nel magazzino Seralvo di Meda?
Per Alberto Seralvo, titolare di Giacomo Seralvo & Figli la risposta è una sola: “Serve andare sul posto e scegliere di persona”. E’ questo il motivo che ha condotto per l’ennesima volta l’ingegner Alberto sulle scomode piste di terra e fango che s’inoltrano nelle foreste vergini dello Yucatan messicano.

Per gli acquisti di materia prima Seralvo non cerca intermediari, tantomeno tronchi o legnami già selezionati e lavorati da altri. “Una scelta non facile in Paesi come il Messico – spiega Seralvo -, ma resa possibile dai contatti con i canali ufficiali, consolidati nel corso degli anni. Solo così possiamo avere la certezza sulla provenienza del legno ed effettuare lavorazioni di qualità in Europa, con macchinari più avanzati di quelli in uso nelle segherie locali”.

Seralvo seleziona in questo modo i legni di Granadillo e Ziricote da importare in Europa. “Un lavoro che faccio personalmente, con vernice e pennello, su piante da oltre 20 metri, commissionate dall’Italia e trascinate dai tagliatori locali nei luoghi di raccolta in foresta. Piante che in questo modo posso esaminare nella loro interezza, contrassegnando i punti ottimali di sezione in funzione delle differenti destinazioni finali del legno”.

Una selezione che richiede esperienza. “Escluse le sezioni di tronco da eliminare perché cave, contrassegno con la lettera A i segmenti uniformi di buona lunghezza. Sono quelli di maggior valore che, una volta in Europa, saranno tagliati in fogli sottili per nobilitare mobili, porte, parquet e boiserie. Seguendo lo sviluppo del tronco e dei rami, determino i segmenti di categoria inferiore, B e C, da cui deriveranno buone tavole”. Sulle sezioni viene quindi applicata la cera protettiva che deve impedire al legno di asciugarsi e fratturarsi durante il trasporto.

“Dall’abbattimento della pianta all’arrivo nella segheria in Slovenia trascorrono in media due mesi, di cui uno per il trasporto via nave e l’espletamento delle formalità burocratiche. Se il legno passa troppo tempo al caldo nei container, l’alburno (la parte esterna del tronco, ndr) si rovina e perde il colore chiaro per cui è ricercato”. Contrassegnate e protette, le sezioni di tronco sono trasportate nel porto dove, con l’accompagnamento di documenti e certificati, vengono caricate e spedite in due container da 250 quintali.

“Con questo si conclude il mio lavoro – spiega Seralvo -. Posso tornarmene a Tulum per godermi qualche giorno di relax con mia moglie che, del tutto eccezionalmente, mi ha accompagnato in questa trasferta messicana. Giorni che lei ha trascorso sulle spiagge bianche del resort, contemplando il mare dei Caraibi con il refrigerio di una bibita ghiacciata, mentre io sobbalzavo sulle piste in fuoristrada nel caldo umido e soffocante della foresta. Mi preparo mentalmente la risposta perché so già che, troppo presto, me lo chiederà. Scusa caro, quanto ci torniamo?”



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